Cerca nel blog

martedì 30 ottobre 2012

Meglio tardi che mai.


Dunque eccoci qua, alla scoperta di un mondo che un po' mi spaventa e un po' mi intriga.
Di che mondo parlo?? 
Ma è ovvio, quello del bio, dell'eco, dell'organico, del naturale, del sano insomma.

Io che sono della generazione che c'ha fregato il consumismo, faccio fatica a fermarmi un momento prima di buttare l'olio nel lavandino,non presto attenzione a separare il tappo di plastica dal cartone del latte e non "faccio tutto in casa" per evitare conservanti ecc.

Fondamentalmente la mia è pigrizia, mentale e fisica, ma provo comunque ad impegnarmi.

Quel poco che per ora riesco a fare con successo è:
- chiudere l'acqua del rubinetto mentre mi lavo i denti
- chiudere l'acqua mentre insapono le pentole
- buttare il vetro nel vetro e la plastica nella plastica, anche se a volte per la fretta la plastica finisce nell'indifferenziato mandando all'aria settimane di raccolta
- mangiare frutta e verdura coltivata in zona
- spegnere la macchina per soste più lunghe di 1 minuto
- utilizzare detersivi eco-compatibili, di quelli che si acquistano alla spina in lavanderia riutilizzando sempre lo stesso contenitore.

Da quando ho iniziato a lavorare come commessa in un banco di abbigliamento del mercato, mi trovo spesso a descrivere ai clienti la composizione dei capi e la lavorazione dei tessuti.
Tutto ciò mi ha incuriosito e mi ha spinto a documentarmi un po' di più su ciò che è più salutare far indossare ai bambini. 

La scelta del cotone è ovviamente la migliore, è morbido, leggero e soprattutto traspirante.
Il cotone organico è un cotone coltivato in maniera eco-compatibile, senza cioè l'utilizzo di pesticidi dannosi all'ambiente. 

Il cotone organico è anche ipo-allergenico poiché non viene sbiancato o tinto con sostanze chimiche aggressive. La coltivazione biologica si serve di fertilizzanti naturali, compost e ammendanti organici, nonché di lotta integrata mediante  insetti utili (per esempio le coccinelle).

Mi ha sorpreso scoprire che la coltura tradizionale del cotone è piuttosto dannosa per l’ambiente: negli ultimi decenni l’enorme richiesta del mercato globale e l’agguerrita concorrenza tra i produttori hanno fatto aumentare in maniera considerevole l’uso dei pesticidi e dei fertilizzanti. Basti pensare che il 25% di tutti i pesticidi prodotti nel mondo viene usato proprio per coltivare cotone. 

Scoperto tutto ciò, con molto ritardo lo so e di ciò me ne vergogno, mi sono chiesta: sono pronta a fare il grande passo verso l'ecologico, verso il naturale? 
Riuscirò a vestire mia figlia soltanto con cotone organico?

Un cambiamento radicale ed immediato credo che non mi sarà possibile, non è proprio nelle mie corde, ma ci voglio almeno provare.
Diciamo che come primo obiettivo mi pongo un 50 e 50, cotone per felpe, pantaloni e maglie, cotone organico per tutto ciò che sta a contatto con la pelle, body, canottiere, mutandine e calze. 

Con tutte queste nuove informazioni in testa mi sento già meglio, mi sento già un po' green, un po' eco-compatibile anch'io.

E voi, mamme, come vi comportate quando acquistate abbigliamento per i vostri piccoli?

martedì 23 ottobre 2012

Mamma, no piace.

Una mia carissima amica, ma davvero cara, di quelle che se non ce l'hai la vita ha meno sapore, dice che mia figlia a volte sembra un Teletubbies per come la vesto.
Ora, io le voglio un bene dell'anima, ma non so sinceramente se mi vuole fare un complimento o se mi prende per il didietro. 
C'è da dire che abbiamo gusti abbastanza diversi, lei è per lo più classica anche se in ogni look ha sempre un tocco di originalità, usa colori tenui, usa spesso il marrone, colore a me quasi sconosciuto, ed è sempre molto precisa, nulla è lasciato al caso.
Mentre aspettavo Anita le dicevo sempre "la manderò a giocare a casa tua vestita come Madonna e tu me la riporterai a modino come Charlotte Casiraghi".

Quando compro vestiti per Anita seguo pochi semplici criteri:
- praticità, sia per lei che per me. Io non stiro, non lo posseggo nemmeno un ferro da stiro, perciò non voglio cose che mi facciano impazzire una volta lavate e, di conseguenza, che la faccio apparire sempre in ordine nonostante abbia una madre degenere che, come dice spesso la nonna, "la manda in giro tutta stropicciata"
- colore, colore, colore. Avrà tutta la vita per potersi vestire di nero, di grigio e di marroncino, ora che può, che indossi tutti i colori del mondo
- qualità, se possibile alta o comunque media, in modo da non dover buttare tutto dopo due lavaggi
- economia, dove è possibile. Nulla deve superare i 50€, salvo forse i piumini per l'inverno e le scarpe, ma anche quelle tendo ad acquistarle negli outlet a metà prezzo, tanto che siano della collezione di quest'anno o di dieci anni fa non cambia nulla, i bambini vanno sempre e comunque di moda

E voi, che consumatrici siete quando si tratta dei vostri figli?

Anche voi come me vivete nel terrore di quando, tra una ventina d'anni, i figli che oggi vestiamo a nostro gusto ci diranno "mamma, ma come c**zo mi vestivi??".

Se devo dirla tutta, io i miei problemi li ho già ora...l'altro giorno l'ho vestita e poi le ho detto di andarsi a specchiare per vedere come stava bene e lei, serissima, mi guarda e mi molla li un deciso "mamma, no piace".

Questo oggi che ha 23 mesi, a 14 anni come minimo mi sputa.

martedì 16 ottobre 2012

Te lo organizzo io il corredino.

Ho un'amica, speciale, fidata, una sorella quasi.
Quest'amica in passato è stata spesso presa in giro per lo 'spiccato' senso materno che dimostrava. 
Posso dire senza rischio di smentita che lei stava ai bambini come io sto alla ginnastica ritmica.

Per dirvene una, c'è una bambina che ancora oggi guarda le meringhe con terrore dopo che la mia amica l'ha quasi soffocata spiaccicandogliene una in faccia.
Comunque sia, gli anni passano, ci si innamora, ci si sposa e si resta incinta.
La mia amica è incinta. E' felice, è bella, è ancora magra e in forma, lavora tanto e vive una gravidanza serenissima.

L'altro giorno la chiamo....

Io - Ciao cara come stai?
Lei - Bene, anche se inizio a sentire un po' la stanchezza...
Io - Eh beh, immagino....quand'è il termine?
Lei - Ai primi di dicembre, sono di 8 mesi!
Io - Allora è normale che tu sia stanca, tra il lavoro e tutto quello che c'è da preparare per l'arrivo di un bimbo....
Lei - Ecco appunto, volevo dirti, mi dai una mano a fare una lista delle cose che mi servono?
Io - Beh certo...dimmi, a che punto sei arrivata?
Lei - Ecco, arrivata non proprio.....diciamo che devo ancora partire....
Io - Va beh dai....almeno la borsa per l'ospedale è pronta, no????
Lei - Ehmm...io non ho nulla...non un body, una tutina, un pannolino...niente.

Solo lei poteva arrivare a meno di due mesi dal parto e non avere nulla di nulla.
Ed è anche per questo che io un po' la amo, perchè lei è così, serena.

Comunque, dopo essermi ripresa dalla sorpresa, sono entrata in azione!
Carta di credito alla mano, la sua ovviamente, mi sono sbizzarrita in uno shopping furente tra body, tutine, calzine, bavaglini e cuffiette.
Mi sono divertita come una pazza, esattamente come quando aspettavo Anita, la quale ancora prima di nascere vantava già un guardaroba di tutto rispetto.
Col senno di poi tanti acquisti non li ripeterei, ho buttato tanti soldi in cose inutili.
Tornassi indietro frequenterei di più i negozi dell'usato, acquisterei molto di più online, e soprattutto farei le cose con più calma, senza farmi prendere dalla frenesia dell'avere tutto subito e tutto pronto, come se la cameretta perfetta potesse rendere le cose più semplici dopo...no, non è così.

Ora, piena di questa saggezza, illuminata dalla luce della sobrietà, vado a spendere ancora un po' di soldi della mia amica!!

E voi amiche, come avete affrontato la preparazione del corredino???

venerdì 12 ottobre 2012

Due stili per un weekend.

Due total look Balò Kids per un weekend piovoso ma colorato!
I'm a boy.

I'm a girl.
Tutti i capi li potete trovare su Balò Kids nella sezione 2 anni.

venerdì 5 ottobre 2012

Un meno alla mamma.

In casa nostra abbiamo questo simpatico modo di ammettere gli errori, di farli notare e di perdonarli: ci diamo dei meno.

Il papà si è dimenticato di scongelare il pollo per la cena e ci ritroviamo attoniti davanti al frigorifero?? 
Un meno al papà!

Oggi un meno lo prende la mamma, ed è anche un meno bello grosso!

La piccola da qualche giorno lamenta un forte prurito sotto la pianta del piede, dove sono comparsi anche piccolissimi puntini rossi.


Varicella??? Mani piedi bocca??? Sesta malattia???

No, calze tossiche.

Si perchè la mamma si è fatta tentare da un pacco di 12 paia di calze in vendita a 3€ sul mercato, belle colorate e divertenti. Si, e adesso noi ci divertiamo con pomate e bagni in acqua e bicarbonato!!!

Ora vado a studiarmi bene bene cos'è il cotone organico e magari la prossima settimana riesco a prendere un più.

Buon weekend da due piedini rossi e puzzolenti!!!

mercoledì 3 ottobre 2012

Sorpresa sorpresa, un Balò blog!

Eccomi qua, emozionata davanti al "foglio" bianco, con le dita tremanti per la paura di sbagliare il primo passo di una nuova avventura.

Balò blog nasce oggi e per me, come per Barbara, è il tentativo di creare qualcosa di bello e di sostanzioso, e come ogni tentativo al tempo stesso è una scommessa.

Chi è Barbara? Forse non ve lo ricordate, ma ve l'ho presentata qui.

Io l'ho conosciuta per caso, sono andata a sbattere nel suo mondo caotico e colorato grazie ad un paio di leggings che ho disperatamente tentato di vincere e che non ho ottenuto.
Barbara è una bella ragazza, giovane (molto più di me!!), bella, con uno stile che figo è poco, mamma di due bimbe e imprenditrice. 
Barbara mi ha conquistato, oltre che per la sua figaggine, per come applica ai bambini i concetti di moda e stile.

Viviamo in un momento storico in cui tutto cambia a velocità supersonica, dove affezionarsi agli oggetti è sempre più difficile dato il numero illimitato di modelli a disposizione e la velocità con cui vengono modificati. Siamo vittime inconsapevoli di mode che ci portano a non prestare attenzione al momento, al contesto e ai modi in cui ci relazioniamo.

Barbara ha deciso di reagire a questo mood portando in casa sua alcune tradizioni e concetti conosciuti nei suoi viaggi in Giappone.

Un anno fa Barbara ha iniziato l'avventura di Balò Kidsun select shop on-line all'interno del quale tutto è selezionato e provato direttamente da lei. Ma non è di questo che voglio parlarvi oggi, perchè non sarà il Balò Kids il centro dei miei futuri post e perchè questo non nasce per essere un blog autoreferenziato e/o commerciale.

Balò blog nasce dal desiderio di Barbara di creare una "comunità", una rete, all'interno della quale condividere esperienze di vita, di stile di vita.

Cosa c'entro io in tutto questo? 
Semplicemente credo in questo progetto e voglio aiutare Barbara a realizzarlo.
E poi diciamocelo, Barbara è si una donna in gamba che gestisce un'impresa e alleva due bimbe, ma non ha quattro mani e nemmeno giornate di 30 ore, perciò una mano le serve! Ho quindi risposto si quando Barbara mi ha chiesto "ti va di tenere il Balò blog?".

Non sono una blogger in vendita e nemmeno una ghost writer, se lo fossi non mi sarei presentata e non vi avrei raccontato tutta la pappardella qui sopra.

Sono sempre Giovanna, quella di 1 kg di costanza, che presta le sue mani, le sue parole e il suo tempo ad una brava ragazza con un bel progetto.

E questo progetto, è anche un po' il mio. E ne sono soddisfatta.

Ben arrivati su Balò blog!