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mercoledì 27 febbraio 2013

L'app della felicità

Premetto che quello che state per leggere non è un post sponsorizzato.
Balò blog parla solo di ciò che gli piace, e questa cosa, ci piace.

Come mamma e come mamma consumatrice e shopping addicted, ho sempre guardato alle grandi marche di prodotti per l'infanzia con un occhio un po' critico e, ammetto, ho spesso scartato i loro prodotti preferendone altri di marchi minori.
Un comportamento il mio dettato forse più da pregiudizi che da reali conoscenze o indagini, condizionata forse dal fatto che a volte a troppa pubblicità non coincide alta qualità.

Essendo però una persona critica e disposta a ricredersi, ecco che mi trovo a parlarvi di una simpatica idea di Chicco: iHappy!

iHappy è un'applicazione, e non c'è bisogno che io vi spieghi cos'è un'applicazione, ormai facciamo tutto con le applicazioni, anche la pipì. 

iHappy è la nuova App voluta e promossa da Chicco, semplice e facile da usare, è un vero e proprio catalizzatore di felicità. Chicco l'ha pensata per andare incontro al desiderio di mamme e papà di condividere in rete i propri momenti più belli, attraverso la pubblicazione di foto e la possibilità di geolocalizzare la propria posizione ed associarla ad un evento speciale insieme alla famiglia. Esattamente come con Foursquare, si effettuano dei check-in della felicità, ed è possibile costruire il proprio diario personale sul quale tenere traccia dei ricordi più cari.
Nella sezione “statistiche” si può anche consultare una sintesi dei momenti e dei luoghi in cui sono stati effettuati i check-in dalla community, raccogliendo informazioni interessanti sulla felicità nel nostro Paese.
Un'idea simpatica, felice e gratuita! Io l'ho già scaricata, ci vediamo li per un check-in di gruppo??
iHappy è disponibile sia su Apple Store che su Play Store.

mercoledì 20 febbraio 2013

Un po' di spunti qua e la...

Buongiorno amici e amiche di Balò!
Siete pronti a mettervi un po' all'opera e a giocare con i vostri figli?

Oggi voglio segnalarvi alcuni blog dei quali vi innamorerete sicuramente e senza i quali non potrete più stare! Sono blog che mi hanno aiutato a crescere come mamma, a vincere alcune paure e a divertirmi di più con la mia nana. In pratica, mi hanno salvato la vita!

La mitica Giada di Quando fuori piove è una fucina di idee! Partorisce idee, trasforma cose, inventa giochi, consiglia libri...è una garanzia di salvataggio in quelle giornate in cui, neanche a dirlo, fuori piove.

Chiara di How to be a geek mom è davvero una mamma geek e consiglia app divertenti per i bimbi e utili per le mamme.

Laura, regina di Parola di Laura, trasmette la giusta dose quotidiana di serenità e dispensa ricette e consigli per mangiare meglio senza perdere il gusto. Ma non solo, cuce vestiti di carnevale e ha una passione per le rubriche.

Leggendo Chiara, su Nella mia soffitta, respirerete dolcezza, sentirete l'odore dello zucchero, non raffinato, uscire dallo schermo. Questo almeno è quello che capita a me...Chiara ha parecchia manualità, quella che io non ho, e ogni volta suggerisce qualche lavoretto da fare insieme ai bimbi. Ieri, per esempio, ha proposto un bellissimo calendario che io ho immediatamente riprodotto!

Barbara di Mamma fatta così offre spunti di riflessione che a volte mandano un po' in crisi, ma ne sono sempre contenta. E' una bella donna che nella vita e nelle sue parole sa trovare il giusto mix tra ironia e dramma. (Nb. dramma non nel senso di tragedia, sia chiaro)

Sara, la mitica Mammachetesta, mi sta aiutando ad essere più organizzata e a non perdermi nel caos.

E poi c'è Barbara, meglio nota come Mammafelice. Io le dico sempre che per me è dio, e non aggiungo altro.

Sicuramente ho dimenticato qualcuno, ma arriverò presto con un nuovo post simile e tante altre segnalazioni!

Buon divertimento a tutti!

mercoledì 13 febbraio 2013

Grandi o piccoli??

Quando i bimbi crescono ed iniziano a voler affermare la propria identità, così come ad acquisire un pochino di indipendenza, noi genitori ci troviamo un po' in difficoltà.
Da una parte vorremmo vederli sempre piccolini, sempre bisognosi del nostro aiuto, sempre in cerca di coccole. Li vorremmo ancora dei fagottini da tenere in braccio e da spupazzare a nostro piacimento.
Dall'altra però, non ne possiamo più di pannolini da cambiare, body da allacciare, seggioloni ingombranti in giro per casa e ore passate ad inventare intrattenimenti vari in lunghe giornate di pioggia.
Li vorremo già un po' più indipendenti e in grado di gestirsi da soli, almeno nel tirarsi su e giù i pantaloni e andare spontaneamente sul vasino!

In questo limbo a metà tra il grande il piccolo, andiamo in confusione con le definizioni e li spingiamo a vedersi grandi o piccoli a seconda di cosa è più comodo in quel momento.
Così ci escono frasi del tipo "fai la pipì nel vasino, ormai sei grande per il pannolino" di giorno, mentre la sera "mettiti giù come quando eri piccola che ti metto il pannolino per la nanna".
A tavola li elogiamo per quanto siano bravi a mangiare da soli, come i grandi, però li lasciamo seduti nel seggiolone perché la sedia è, appunto, da grandi.
A me capitano quotidianamente contraddizioni di questo tipo e ogni volta mi domando come le recepisca la piccola. Ho il timore di crearle delle incertezze, di frenarla in qualche modo nella costruzione della consapevolezza di se...non so...

Come si può non cadere in questi errori?
Voi come vi comportate con i vostri figli?


martedì 5 febbraio 2013

Il Carnevale forse non è così male..

Il piccolo BarbaLeo
(credits Chiara Ferretti)
Chi crede davvero che a Carnevale ogni scherzo vale??
Io non ci credo molto, quasi per niente. Il Carnevale non mi è mai piaciuto e ricordare i miei Carnevali passati mi provoca ancora oggi un po' di ansia.
Ricordo l'anno in cui volevo il vestito da Stella della Senna e invece indossavo quello da principessa, io che di principesco non avevo proprio nulla.
Poi sono riuscita a convincere mia madre a comprarmi il costume da Visitors. Ero felicissima, peccato che il giorno della festa a casa della mia amica avessi la febbre. L'ho indossato in casa, ma capite che non è proprio la stessa cosa. 
L'anno dopo ho chiesto un nuovo costume ma, visto il mancato utilizzo di quello da Visitors l'anno prima, mi è toccato ancora quello. I Visitors non andavano più in onda ed io ero la sfigata con il costume fuori moda. 
Poi sono cresciuta ed ho iniziato ad uscire il pomeriggio da sola con le amiche. Ho ricordi raccapriccianti di quei Carnevali, sento ancora il brivido della paura sulla schiena.
Erano gli anni dei manganelli pieni di sabbia, delle pistole ad aria compressa, della schiuma usata come se non ci fosse un domani e delle botte. Si, le botte. Non mi spiegherò mai il motivo, ma ero sempre quella presa di mira dai compagni e spesso anche dalle compagnie di sconosciuti. Ricordo che un anno ho chiesto ad una coppia di signori di scortarmi oltre la linea di fuoco. Una volta superata ho corso così forte verso casa che forse avrei potuto vincere la campestre con il tempo realizzato.

Ora che il Carnevale, tra asilo e amichetti, inizia a coinvolgere mia figlia, mi prende l'ansia. 
Come mi devo comportare? Il fatto che io odi il Carnevale non deve condizionare lei o posso decidere io? E' giusto costringerla ad indossare un costume? Un costume comprato poi, perché non ho abbastanza manualità per realizzare un vestito sufficientemente carino.
Ci ho anche provato a cercare qualche tutorial su internet, ma davvero non fanno per me.
Vi segnalo però, per chi tra voi volesse mettersi alla prova, due bellissime e all'apparenza semplici idee:

- Chiara di How to be a geek mom ha realizzato un costume da Barbaforte per il piccolo Leo
- Blogmamma ci mostra come realizzare un simpatico costume da Peppa Pig, che la mia Anita adorerebbe....

Che dite, mi butto???